Dalla parte della società democratica!

RiseUp4Rojava – Coordination
14 marzo 2022

Con le nostre radici nel movimento che ha costruito il Rojava, siamo fermamente solidali con coloro che compon­gono quella che Rêber Apo[1] definirebbe «la società demo­cratica», o «la società morale e politica». Queste sono le parti della società che resistono agli attacchi razzisti, patriar­cali e statali della modernità capitalista per omogeneizzare i diversi popoli all’interno delle nostre comunità. La solida­rietà tra i popoli che compongono la società democratica è uno dei pilastri principali che hanno costruito la rivoluzione del Rojava, così come la sua autodifesa. Se la propria comu­nità, il luogo in cui si hanno le proprie radici e la propria vita, è sotto attacco, la società democratica ha diritto all’au­todifesa. Questo è fondamentale per il nostro movimento.

In quanto tali, siamo al fianco di compagni come il Rev Dia[2] e i Comitati di resistenza che in Ucraina stanno difendendo le loro comunità dall’assalto dello stato nazio­nale russo e dalla sua macchina da guerra. Li supportiamo nella loro lotta contro l’aggressione militare di oggi, così come nella loro lotta contro le bande di strada fasciste, ieri e domani.

Stare con la società democratica significa anche stare con il popolo che in Russia si ribella contro la guerra impe­rialista, che protesta di fronte alla massiccia repressione da parte dello stato russo. Soprattutto in tempo di propagan­da bellica, sia in Russia che negli stati occidentali, è nostro dovere sostenere le persone che lottano ovunque a difesa della società democratica.

Il nostro compito è insorgere contro le potenze imperia­liste che fanno guerre e insistere sul diritto all’autodifesa della società morale e politica in Ucraina, così come in qualsiasi altro luogo!

Siamo per la società democratica. Non siamo per lo stato nazionale.

Lo stato-nazione ha una sua logica che non è la stessa dei popoli. Ricordiamo come lo stato nazionale ucraino sia quello che ha salvato il programma turco dei droni, quando il mondo ha interrotto le esportazioni di parti essenziali nel 2019. Sappiamo che la cooperazione turco-ucraina Scudo del Mar Nero ha fornito motori per il drone TB2 che a tutt’oggi è in grado di uccidere in massa i nostri compagni, politici e civili in Kurdistan. Questo tipo di “cooperazione”, proprio come gli strumenti imperialisti usati dalla NATO o dalla OTSC[3], sono dispiegati a scapito della società demo­cratica a livello globale. È nella composizione degli stati-na­zione che si costituisce la base organizzativa della modernità capitalista.

Questa posizione, quella di non stare con lo stato na­zionale ma con i popoli della società democratica indipen­dentemente dai confini – siano essi in Ucraina, Russia, Kurdistan o Chiapas – deve avere la precedenza nella nostra analisi di questo e di altri conflitti. Ci mostra un percorso verso un futuro senza massacri in nome dei paesi capitali­sti, ma in nome della pace, della libertà e della solidarietà. Collega le nostre lotte in una lotta comune contro la moder­nità capitalista e i giochi di potere delle forze imperialiste.

A questo proposito condividiamo molte delle opinioni avanzate nella dichiarazione dei nostri amici del movimento zapatista.[4] […]

La resistenza vive! La resistenza è vita!

 

[1] Abdullah Öcalan.

[2] Rev Dia (Azione rivoluzionaria), gruppo anarchico fondato in Bie­lorussia nel 2005 e attivo anche in Ucraina dal 2013, noto per il suo antifascismo militante

[3] OTSC (Organizzazione del trattato di sicurezza collettiva): alleanza militare istituita nel 1992 da sei paesi appartenenti alla Comunità de­gli Stati Indipendenti.

[4] Non ci sarà paesaggio dopo la battaglia. (Sull’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo).